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Cantieri di guerra. Il lavoro dei civili nelle retrovie del fronte italiano (1915-1918)

ISBN/EAN
9788815106049
Editore
Il Mulino
Collana
Il mulino/ricerca
Formato
Brossura
Anno
2005
Pagine
232

Disponibile

18,50 €
Questo volume, basato su una ricerca originale, affronta per la prima volta un aspetto dimenticato ma assai rilevante della Grande guerra, vale a dire l'enorme mobilitazione di lavoratori civili destinati ad apprestare le opere logistiche al fronte: linee difensive, strade, ponti, baraccamenti, magazzini. Il conflitto fu anche un immenso cantiere, che ha lasciato tracce tuttora largamente visibili nelle zone di guerra. Circa 650 mila lavoratori furono reclutati dall'esercito. Uomini, donne, ragazzi alimentarono una corrente d'emigrazione interna che controbilanciò la drastica riduzione, determinata dallo stesso conflitto, dell'emigrazione verso l'estero. Per importanza strategica e numero di addetti, il lavoro dei civili in zona di guerra rappresentò uno dei più importanti settori dell'economia bellica. Questa ricerca ricostruisce con grande chiarezza e ricchezza di dati una storia dimenticata: dai modi del reclutamento all'organizzazione del lavoro nei diversi settori del fronte, alle condizioni di vita dei lavoratori, alle rivolte che ebbero luogo, alla ridislocazione dei "cantieri di guerra" dopo Caporetto e dopo la fine del conflitto.

Maggiori Informazioni

Autore Ermacora Matteo
Editore Il Mulino
Anno 2005
Tipologia Libro
Collana Il mulino/ricerca
Lingua Italiano
Indice Introduzione. - I. L'"anarchia" del primo anno di guerra. - II. Il reclutamento degli "operai borghesi". - III. Il grande cantiere della "zona di guerra". - IV. Vivere e lavorare al fronte. - V. Morbilità e infortuni nei cantieri. - VI. Repressione e ribellione al fronte. - VII. Da Caporetto alla ricostruzione delle Terre Liberate. - Conclusioni. - Indice dei nomi.