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Breve storia dell'«esistenzialismo». Seguita da Kafka e Kierkegaard, un commento

ISBN/EAN
9788857546131
Editore
Mimesis
Collana
Volti
Formato
Libro in brossura
Anno
2018
Pagine
91

Disponibile

10,00 €
Jean Wahl, secondo Deleuze, ha fortemente «scosso» la filosofia francese con la sua «impressionante» opera di anticipatore di nuove tendenze. Il suo contributo alla diffusione della filosofia dell'esistenza in Francia e stato fondamentale, eppure Wahl rifiutava di essere considerato un esistenzialista. Nel pieno della vivace temperie culturale della Francia del secondo dopoguerra, Wahl tenne nel 1946 la conferenza "Petite histoire de l'«existentialisme»", che viene qui proposta in traduzione italiana, insieme alla "Discussione" che ne segui (animata, tra gli altri, da Berdjaev, Koyré, Lévinas, Marcel) e a "Kafka e Kierkegaard, un commento". Cosa si intende per esistenza? E per esistenzialismo? Sartre, Heidegger, Jaspers, Marcel, sono esistenzialisti? Le origini delle grandi filosofie (Platone, Cartesio, Kant) non si trovano forse all'interno di riflessioni esistenziali? È possibile una filosofia dell'esistenza legata anche alla speranza? Un'istantanea delle posizioni del tempo ma anche una testimonianza attuale di come la filosofia comporti la costante discussione delle proprie categorie. Partendo dalle origini del lungo itinerario di Wahl e mostrando i limiti del cliché «esistenzialista» che ancora pesa sulla sua filosofia, Andrea Di Miele ci aiuta a riscoprire il tratto peculiare di Wahl filosofo e filosofo dell'esistenza.

Maggiori Informazioni

Autore Wahl Jean;Wahl B.
Editore Mimesis
Anno 2018
Tipologia Libro
Collana Volti
Num. Collana 107
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio