“Dopo anni di studi ed applicazioni cliniche, sono giunto alla decisione di pubblicare questo libro dove riassumo l’ultima parte della mia esperienza con gli ancoraggi scheletrici utilizzati sempre con l’obbiettivo di proporre ai miei pazienti sistemi sicuri, affidabili e razionali”
B. Giuliano Maino
Con la collaborazione di:
NIKI ARVEDA – FRANCESCA CREMONINI – ANTONIO DARSIE’ – MASSIMO FAZIO – MATTIA FONTANA – DANIELA GUIDUCCI – GIOVANNA MAINO – EDOARDO MANNELLI – AMEDEO SALOMONE
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Caro Collega,
La tematica dell’ancoraggio scheletrico è uno dei topic caldi della disciplina ortodontica. Questo volume è stato concepito come un atlante illustrato, presentando numerosi casi clinici dettagliati da una ricca iconografia e da una descrizione clinica approfondita. Ogni parte del libro si apre con una fase introduttiva teorica su ogni specifico argomento, basata su una rigorosa ricerca bibliografica. I casi sono esposti seguendo un rigore logico, con l’obiettivo di soddisfare le elevate aspettative educative che questo volume si propone. Il punto centrale rimane sempre la diagnosi ortodontica, seguita da una sezione in cui vengono esaminati sia il ragionamento clinico che ha condotto gli autori all’utilizzo dell’ancoraggio scheletrico, che la biomeccanica correlata. Le illustrazioni presenti in questo atlante sono fondamentali per comprendere i dettagli di ogni singolo trattamento ortodontico esposto. Ogni caso clinico è accompagnato da immagini pre- e post-trattamento, dalle varie fasi della terapia, da immagini semplificate e radiografie che evidenziano i cambiamenti scheletrici e dentali. Le diverse tematiche vengono affrontate in modo organico, suddividendole per macroaree di competenza. Verranno esaminate problematiche sul piano trasversale, sagittale e verticale risolte con l’utilizzo degli ancoraggi scheletrici (miniviti ortodontiche e placche). L’ultima parte del libro sarà dedicata ai trattamenti settoriali, ossia quei trattamenti condotti con apparecchiature ortodontiche poco estese e mininvasive in unione all’ancoraggio scheletrico. Gli autori, lungi dal ritenere che l’ancoraggio scheletrico sia indispensabile in ogni situazione clinica, propongono un approccio onesto e scientifico al suo utilizzo, consapevoli che questo può elevare la pratica ortodontica a un livello qualitativo superiore.
Buona lettura
Dr. Mario Palone
Maggiori Informazioni
Autore
Maino Giuliano; Palone Mario; Lombardo Luca
Editore
Martina Edizioni
Anno
2025
Tipologia
Libro
Lingua
Italiano
Indice
Parte 1 Utilizzo degli ancoraggi scheletrici nelle problematiche trasversali – 1. Anatomia del palato. 1.1. Introduzione. 1.2. Suddivisione topografica del palato. Anatomia del palato duro 3 Anatomia del palato molle 5 1.3. Considerazioni anatomiche del palato duro per l’inserimento delle miniviti. Spessore osseo totale. Spessore della corticale. Densità ossea. Spessore dei tessuti molli. 1.4. Strutture nobili del palato duro. Forame e canale naso-palatino. Forame e canale palatino maggiore e minore. 1.5. Conclusione. – – 2. Espansione rapida del palatale mascellare mediante ancoraggio scheletrico: utilizzo di due miniviti. 2.1. Introduzione 2.2. Maturazione scheletrica della sutura mediana del palato 2.3. Espansione rapida del palato: ancoraggio dentale 2.4. Espansione ad ancoraggio scheletrico 2.5. Espansore rapido ibrido con due miniviti 2.6 Casi clinici. Caso clinico 1 Caso clinico 2 Caso clinico 3 Caso clinico 4 2.7. Conclusioni. – 3. Espansione rapida del palatale mascellare mediante ancoraggio scheletrico: utilizzo di quattro miniviti Espansore rapido del palato supportato da quattro viti: bone borne o tooth-bone borne. Il concetto di tricorticalità. 3.1. Tissue-bone borne Rapid Maxillary Expander (TBBRME) Caso clinico 1 trattato con TBBRME Caso clinico 2 trattato con TBBRME 3.2. Espansore TSE®: Tandem Palatal Expander Caso clinico 1 trattato con TSE® Caso clinico 2 trattato con TSE® 3.3. Apparecchiature palatali espansive ad ancoraggio senza utilizzo della dima chirurgica: software FerrarAI (A cura del dott. Luca Brucculeri e del dott. Filippo Pepe) 3.4. Conclusioni
Parte 2 Utilizzo degli ancoraggi scheletrici nelle problematiche sagittali – 1. Anatomia delle ossa alveolari 1.1. Introduzione 1.2. Componenti tissutali dei processi alveolari 1.3. Miniviti ortodontiche e il loro razionale di inserimento Mascellare superiore Mandibola 1.4. Fallimenti e danni iatrogeni nei siti interradicolari – 2. Trattamento ortodontico della biprotrusione dento-alveolare mediante ancoraggio scheletrico 2.1. Introduzione 2.2. Eziologia e Diagnosi 2.3. Trattamento delle condizioni di biprotrusione dento-alveolari 2.4. Trattamento ortodontico delle biprotrusioni dento-alveolari con miniviti ortodontiche 2.5. Ancoraggio scheletrico diretto su miniviti Caso clinico 1: trattamento estrattivo con ancoraggio diretto su miniviti 2.6. Ancoraggio scheletrico indiretto su miniviti: la pseudoanchilosi Caso clinico 2: trattamento estrattivo con ancoraggio indiretto su miniviti 2.7. Conclusione – 3. Malocclusione di Classe II: definizione e classificazione 3.1. Introduzione Malocclusione di Classe II scheletrica Malocclusione di Classe II dentale Malocclusione di Classe II Subdivision 3.2. Trattamento delle malocclusioni di Classe II mediante gli ancoraggi scheletrici – 4. Distalizzazione molare: definizione e meccanica distalizzante non-frizionante 4.1. Analisi del movimento di distalizzazione: analisi della letteratura 4.2. Meccanismo di distalizzazione con apparecchiature fisse distalizzanti non frizionanti con molle attivabili: il Pendulum di Hilgers 4.3. Analisi del movimento di distalizzazione con apparecchiature intraorali tooth borne e bone borne 4.4. Casi clinici Caso clinico 1 Caso clinico 2 Caso clinico 3 4.5. Conclusione – 5. Distalizzazione molare: utilizzo delle plates e dei meccanismi distalizzanti frizionanti 5.1. Introduzione 5.2. Utilizzo delle plates metalliche 5.3. Casi clinici con plates palatali customizzate Caso clinico 1 Caso clinico 2 5.4. Apparecchiatura distalizzante frizionante a supporto scheletrico: Distal Screw Caso clinico 3 5.5. Conclusione – 6. Distalizzazione dal versante vestibolare mediante MGBM system 6.1. Introduzione 6.2. Protocollo di Trattamento delle Classi II non estrattivo con MGBM Caso clinico 1 Caso clinico 2 Caso clinico 3 – 7. Utilizzo della cresta infrazigomatica nelle meccaniche di distalizzazione 7.1. Introduzione 7.2. Utilizzi principali della cresta infrazigomatica 7.3. Miniviti infrazigomatiche (IZC): dimensione, diametro e tecnica d’inserimento 7.4. Casi clinici Caso clinico 1 Caso clinico 2 7.5. Conclusioni – 8. L’utilizzo dell’ancoraggio scheletrico nelle condizioni di asimmetrie sagittali in ortodonzia 8.1. Diagnosi Analisi del volto Esami radiografici 8.2. I diversi tipi di asimmetria 8.3. Il trattamento delle Asimmetrie Sagittali 8.4. Casi clinici Caso clinico 1: malocclusione di Classe II Subdivision di tipo 2 Caso clinico 2: malocclusione di Classe II Subdivision tipo 1 Caso clinico 3: malocclusione di Classe II Subdivision tipo 3 – 9. Trattamento ortodontico mediante mesializzazione degli elementi posteriori: casi di agenesia dentale o perdita degli elementi frontali per trauma 9.1. Introduzione 9.2. Trattamento ortodontico nelle condizioni di mancanza degli elementi frontali per agenesia o trauma Apertura degli spazi agenesici e conseguente riabilitazione protesica
Parte 3 Utilizzo degli ancoraggi scheletrici nelle problematiche verticali – 1. Open-bite anteriore: trattamento di compenso nei pazienti adulti 1.1. Introduzione 1.2. Intrusione dei settori posteriori supportata dall’ancoraggio scheletrico Stabilità della meccanica di intrusione dei settori posteriori 1.3. Casi clinici Caso clinico 1: meccanica di intrusione dei settori posteriori Caso clinico 2: meccanica di intrusione dei settori posteriori Caso clinico 3: meccanica di estrusione dei settori anteriori 1.4. Conclusione – 2. Deep-bite e risoluzione mediante approccio scheletrico 2.1. Introduzione 2.2. Utilizzo degli ancoraggi scheletrici nella risoluzione delle problematiche verticali 2.3. Trattamento morso profondo mediante allineatori trasparenti e ancoraggio scheletrico Caso clinico 2.4. Conclusioni – 3. Intrusione dei denti singoli mediante gli ancoraggi scheletrici 3.1. Introduzione 3.2. Movimento di intrusione pura e rischi associati 3.3. Movimento di intrusione e implicazioni a livello del parodonto 3.4. Casi clinici con intrusione di singoli elementi Caso clinico 1 Caso clinico 2 3.5. Conclusioni – 4. Alterazioni verticali del piano occlusale (cant occlusale) e trattamento mediante ancoraggi scheletrici 4.1. Introduzione 4.2. Diagnosi clinica della condizione del cant occlusale Fotografie del sorriso Radiografie o tomografie 4.3. Casi clinici affetti da cant del piano occlusale (OPC) Caso clinico 1 Caso clinico 2 Caso clinico 3 4.4. Conclusioni
Parte 4 Trattamento settoriale mediante ancoraggio scheletrico – 1. Introduzione – 2. Condizioni cliniche – 3. Trattamenti settoriali 3.1. Trattamento settoriale fisso con miniviti ortodontiche: caso di mesializzazione di un terzo molare superiore Caso clinico 1 3.2. Trattamento settoriale fisso con miniviti ortodontiche: caso di recupero dei secondi molari mandibolari impattati Caso clinico 2 3.3. Trattamento settoriale fisso con miniviti finalizzato con terapia ortodontica con clear aligners (CAs) Caso clinico 3 3.4. Trattamento di ortodonzia pre-protesica con miniviti ortodontiche Caso clinico 4 Caso clinico 5 Caso clinico 6 – 4. Conclusione