«Il nostro viaggio comincia da Ventotene per sottolineare il filo, sottile ma robusto, che lega chi si è opposto al fascismo, anche durante il Ventennio, a chi, dopo la caduta del regime, l'occupazione dei tedeschi e la nascita della Repubblica sociale italiana, ha partecipato a un movimento nazionale di resistenza ampio, articolato, originale». «Il periodo dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 - scrive Pezzino - è stato uno di quelli nei quali i cittadini, volenti o nolenti, si sono trovati a dover compiere scelte "politiche", dalle quali dipendeva non solo la loro sorte personale, ma anche, quella della patria». La resistenza italiana è un fenomeno articolato in cui gli storici odierni ricomprendono non solo l'azione dei partigiani e dei combattenti, degli internati militari italiani, dei deportati politici, ma anche quella dei tanti semplici cittadini che si opposero all'occupazione tedesca e al fascismo, a partire dalle donne, il cui decisivo contributo è stato a lungo misconosciuto. Dei numerosi episodi di coraggio civile si è tenuto conto nel tracciare questo itinerario che affianca ai già molto celebrati luoghi simbolo della lotta partigiana, altri meno noti ma il cui ricordo la rende vivida.
Maggiori Informazioni
Autore
Pezzino Paolo
Editore
Il Mulino
Anno
2025
Tipologia
Libro
Collana
Ritrovare l'Italia
Lingua
Italiano
Indice
Partiamo da Ventotene Antifascismo, Resistenza, Europa. Il protagonismo delle donne. Carrara, piazza delle Erbe. 1. Da Roma a Cefalonia: i militari che non vanno a casa dopo l’armistizio Roma, porta San Paolo: militari e civili insieme contro i tedeschi. La Divisione «Acqui» a Cefalonia. A Padova: ricordando la resistenza civile degli Internati militari italiani (Imi). 2. Da Campo Imperatore a Paraloup: la Repubblica sociale italiana e le formazioni partigiane La liberazione di Mussolini e la nascita della Rsi. Il Cln nasce in via Poma, a Roma. A Salerno, il Regno del Sud. Le formazioni partigiane. 3. Dalla Maiella al colle Sautron: abbiamo combattuto insieme A ridosso della Linea Gustav. La rivolta di Lanciano. Alle pendici della Maiella: la Brigata. La formazione di «Pippo». A Ravenna incontriamo «Bulow». Sul colle Sautron: la resistenza transfrontaliera. 4. Da Prato a Fossoli: la resistenza civile Gli scioperi operai. La deportazione politica. 5. Da via Rasella ad Albinea: la resistenza armata I Gap. Il Colosseo e i carri armati: la grande mobilitazione dell’estate 1944. Le zone libere e la grande illusione. Il proclama Alexander. Gonzaga, Albinea: si continua a combattere, nonostante tutto. 6. Da Bassano a Vicenza: rastrellamenti, eccidi Bassano del Grappa. A Torino, il poligono di tiro del Martinetto. A Capanne di Marcarolo (Bosio): la Benedicta. Sul ponte dei Marmi di Vicenza. 7. La Resistenza divisa 8. Da Napoli a Milano: l’insurrezione Il precedente: Napoli e le Quattro giornate. Verso l’insurrezione generale: il Corpo volontari della libertà, il Clnai e i protocolli di Roma. L’insurrezione nazionale. 9. A Dongo e a Milano: l’ultimo atto Dongo: la fucilazione dei gerarchi. Cattura e morte di Mussolini. Piazzale Loreto, Milano. Milano: l’epilogo. Da dove sono tratte le citazioni