La Daseinsanalyse — o (letteralmente) analisi dell’esserci (Esserci) o analisi dell’umana presenza (menschliches Dasein) o analisi esistenziale (come da molti, compreso lo scrivente specie in certi suoi contributi più antichi, il termine è stato o viene reso) o analisi antropofenomenologica ontologicamente fondata sull’a priori dell’essere-nel-mondo o analisi fenomenologica ontico-antropologica o antropoanalisi esistentiva oppure anche (più in breve, ma sempre in preciso riferimento al significato di quest’ultime espressioni) antropoanalisi — è un indirizzo scientifico che ha alle sue spalle ormai parecchi lustri, anche non volendo conteggiare certi contributi, specie degli anni Venti, che nella prospettiva d’oggigiorno possono apparire meramente propedeutici.
Appunto alla Daseinsanalyse è dedicata questa mia raccolta di scritti già apparsa collo stesso titolo nel 1966, nello stesso anno della morte di Ludwig Binswanger, che del movimento in discorso fu l’instauratore...
La Daseinsanalyse non è una teoria psicologica in cui, quasi fatalmente, riaffiorerebbe la scissione tra Io-soggetto e Mondo-oggetto, vale a dire il nefasto fantasma che Binswanger si è sempre sforzato di esorcizzare...
La Daseinsanalyse viene a situarsi ben oltre la fenomenologia di Jaspers; essa si configura — sia per assunti sia metodologicamente ben altrimenti da qualsiasi altra psicologia “comprensi va” dei cosiddetti “vissuti” (Erlebnisse). E così, si muove in un piano del tutto diverso da quello in cui si è andata dispiegando la teoria di Freud o di qualsiasi altro rappresentante di questa o quella psicologia dell’inconscio (Tiefenpsychologie)...
“Con l’individuazione della struttura fondamentale (Grund-struktur) della presenza (Dasein) come essere-nel-mondo” scriveva Binswanger (loc. cit)., “Heidegger ha messo nelle mani dello psichiatra un filo conduttore, una guida metodologica che gli ha reso possibile considerare e descrivere i fenomeni presi in esame e i loro essenziali rapporti fenomenici nella pienezza del loro contenuto, senza prevenzioni, il che significa affrancato da ogni teoria.
Questo “riconoscimento” costituisce il punto d’avvio per un vasto e impegnato discorso intorno a ciò che propriamente significa essere-uomo. Invero, quando in questa sede si parla di uomo il significato di tale termine non viene affatto assunto come ovvio e neppure in rapporto a un’astratta idea dello stesso oppure a una pregiudiziale concezione della sua natura, ecc., ma in preciso riferimento a quell’ ente che noi stessi siamo come Esserci, al del suo esistere.
L'AUTORE
Danilo Cargnello nacque a Castelfranco Veneto nel 1911, studiò all’Università di Padova, lavorò a Schio, a Vicenza e fu nuovamente a Padova prima, nel 1945, di assumere l’incarico di Medico Primario all’Ospedale Psichiatrico di Sondrio. Ha introdotto in Italia la Daseinsanalyse, è autore di numerosi saggi, tra i quali Il caso Ernst Wagner: lo sterminatore e il drammaturgo.
In un’epoca (non dissimile dall’attuale) in cui la psichiatria accademica italiana era asfittica e appiattita sul modello della psichiatria clinica tedesca (così come oggi è appiattita sulla psichiatria clinico-nosografica statunitense) Danilo Cargnello introduce in Italia il pensiero di Binswanger e compie un’operazione di grande portata epistemologica e clinica.
Dall’introduzione di Mario Rossi Monti, Urbino
Il testo Alterità e alienità appartiene a quei libri che hanno avuto un ruolo formativo per diversi psichiatri italiani, e posso aggiungere fra i migliori. Riproporlo oggi ci permette di verificare come il pensiero di Danilo Cargnello, le sue proposte e la sua limpida lezione metodologica siano ancora al centro di una psichiatria talora poco consapevole di se stessa.
Arnaldo Ballerini, Firenze
Maggiori Informazioni
Autore
Cargnello Danilo
Editore
Giovanni Fioriti Editore
Anno
2010
Tipologia
Libro
Lingua
Italiano
Indice
Introduzione di Mario Rossi Monti Pag. VII
Nota alla seconda edizione » XXIII
Premessa alla prima edizione » XXXV
Parte I
Le configurazioni fondamentali dell’umana presenza nell’antropologia fenomenologica di Ludwig Binswanger » 1
Impostazione e sommario preliminare, p. 3; Dualità, p. 9;
Pluralità, p. 37; Singolarità p. 63
Parte II
La proporzione antropologica » 77
Parte III
Dal naturalismo psicoanalitico all’indirizzo fenomenologico-antropologico della Daseinsanalyse da Freud a Binswanger » 97
Parte IV
Aspetti modali e momenti costitutivi del mondo maniacale » 165