Alle origini della poesia di Leopardi nel suo laboratorio di greco e latino

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- ISBN/EAN
- 9788825522198
- Editore
- Aracne
- Collana
- Oggetti e soggetti
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2019
- Pagine
- 124
Disponibile
11,90 €
La parola poetica racchiude qualcosa di misterioso e presuppone un'opera di perfezionamento in laboratorio. Comporre significa creare e gioire: «Felicità da me provata nel tempo del comporre, il miglior tempo ch'io abbia passato in mia vita, e nel quale mi contenterei di durare finch'io vivo. Passar le giornate senza accorgermene, parermi le ore cortissime, e maravigliarmi sovente io medesimo di tanta facilità di passarle», così annotava Leopardi nello Zibaldone il 30 novembre 1828. L'indeterminato, la vaghezza e la durata sono effetti "poeticissimi" che Leopardi scopre traducendo i classici latini e greci fino a diventare, lui stesso, "greco tra i greci".
Maggiori Informazioni
| Autore | Capuzza Vittorio |
|---|---|
| Editore | Aracne |
| Anno | 2019 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Oggetti e soggetti |
| Num. Collana | 65 |
| Lingua | Italiano |
| Larghezza | 0 |
| Disponibilità | Disponibilità: 3-5 gg |
| Stato editoriale | In Commercio |
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