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METODI FUNZIONALI Manuale per lo sviluppo delle attività palpatorie nell'esame e nella manipolazione osteopatica della funzione motoria [Johnston - Futura Publishing Society Editore]

ISBN/EAN
9788887436167
Editore
Futura Publishing Society
Formato
Cartonato
Anno
2010
Pagine
356

Disponibile

106,00 €
125,00 €
Presentiamo la prima versione italiana dell’opera “Metodi Funzionali” frutto di una vita di studi clinici e ricerca dell’autore William L. Johnston e dei suoi collaboratori Harry D. Friedman e David C.Eland. Definito dagli autori come manuale per lo sviluppo delle abilità palpatorie nell’esame e nella manipolazione osteopatica della funzione motoria, tale opera fà chiarezza sul significato dell’approccio funzionale in ambito osteopatico. Nella seconda metà del secolo scorso William Johnston ha intuito la necessità di elaborare, per la professione osteopatica, un sistema diagnostico affidabile e riproducibile, che consentisse la ricerca di base nonché il dialogo tra gli stessi osteopati e con il mondo della medicina ufficiale. Gli studi di Korr e Denslow e le sperimentazioni in ambito clinico di Bowles, sono stati in quegli anni il punto di partenza per un progetto grandioso e rivoluzionario: la diagnosi della disfunzione somatica non più basata sui test articolari, ma su test macroscopici dei segmenti disfunzionali che riproducessero ed esplorassero, rispettandola, la funzione motoria integrativa del corpo umano. Johnston è riuscito nel suo intento. Nell’ultima parte della sua vita le ricerche cliniche lo hanno condotto in particolare nello studio delle disfunzioni della gabbia toracica e delle sue interazioni viscerosomatiche, arrivando ad elaborare un insieme di test e tecniche altamente specifi che per la definizione del segmento disfunzionale. Egli è stato il primo a diagnosticare il “linkage”, ovverosia il legame neurofisiologico alla base dell’organizzazione disfunzionale costovertebrale. Il testo è suddiviso in otto sezioni propedeutiche allo sviluppo delle abilità percettive palpatorie Denslow. Le ultime appendici descrivono gli aspetti clinici dell’interazione viscerosomatica e gettano le basi per la definizione del segmento disfunzionale centrale.

Maggiori Informazioni

Autore Johnston William L ; Friedman Harry D.; Eland David C.
Editore Futura Publishing Society
Anno 2010
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Indice

INTRODUZIONE
Generalità sulla valutazione diagnostica del sistema neuromuscoloscheletrico pag. 33
Un concetto teorico: un sistema mobile dotato di
segmenti mobili pag. 35
La capacità di effettuare la palpazione per valutare la funzione motoria pag. 36
SEZIONE I
Generalità pag. 41
Unità di laboratorio I. Screening visivo seguito dalla palpazione del tono muscolare superficiale pag. 44
Lo screening visivo iniziale pag. 44
Palpazione del tono muscolare superficiale 
( nelle posizione eretta ) pag. 45
Unità di laboratorio II. Test di mobilità a livello regionale e successiva registrazione dei dati pag. 51
Test passivi di mobilità macroscopica: 
un orientamento clinico pag. 51
Linee guida pag. 52
Test di mobilità a livello regionale: in posizione eretta,
seduta e supina pag. 52
Registrazione dei dati inerenti le asimmetrie motorie regionali pag. 66 Riassunto dello screening relativo alla funzione motoria pag. 70
Applicazione alla pratica clinica pag. 70
Applicazione alla ricerca clinica in ambito osteopatico pag. 71
SEZIONE II
Test a scansione della regione muscoloscheletrica
in disfunzione pag. 75
Unità di laboratorio III.
Tecniche di scansione mediante percussione, pressione profonda e shear pag. 78
Unità di laboratorio IV. Scansione motoria e definizione del segmento, fase 1: utilizzo della lateroflessione di spalle/tronco come test di mobilità regionale per l’esame segmentale pag. 85
Asimmetrie motorie speculari pag. 90
Unità di laboratorio V. Definizione del segmento, fase 2: utilizzo della lateroflessione di testa/collo come test di mobilità regionale per l’esame dei segmenti della regione dorsale pag. 92
Unità di laboratorio VI. Definizione del segmento, fase 3: legame (linkage) tra il comportamento motorio vertebrale e costale pag. 96
SEZIONE III
Unità di laboratorio VII. Definizione del segmento, fase 4: utilizzo della respirazione come test attivo di mobilità pag. 105
Unità di laboratorio VIII. Definizione del segmento, fase 5: applicazione a livello dorsale dei test per la valutazione dei sei parametri motori nella posizione seduta pag. 111
Metodi manipolativi pag. 120
Riduzione delle afferenze: i fondamenti teorici alla base del metodo manipolativo indiretto pag. 120
Linee guida per la tecnica funzionale pag. 126
Unità di laboratorio IX. Manipolazione funzionale Rachide dorsale,
applicazione di un metodo indiretto pag. 128
Posizionamento del paziente : un passo fondamentale nel metodo manipolativo, la traslazione anteriore e posteriore pag. 130
SEZIONE IV
Il fuso muscolare e il controllo della mobilità a livello
segmentale pag. 137
Schema di verifica: individuazione del segmento,
rachide dorsale pag. 140
Unità di laboratorio X. Manipolazione funzionale della regione cervicale nella posizione supina Il posizionamento del paziente: un passo fondamentale nel metodo manipolativo pag. 149
Unità di laboratorio XI. Introduzione del movimento attraverso la testa/il collo nella regione dorsale, tecnica in decubito laterale pag. 151
Introduzione agli arti superiori pag. 152
Unità di laboratorio XII. Test e manipolazione funzionale delle disfunzioni degli arti superiori
SEZIONE V
Schema di verifica: manipolazione degli arti superiori pag. 163
Introduzione alla gabbia toracica pag. 164
Unità di laboratorio XIII. Test funzionali a livello costale pag. 165
Unità di laboratorio XIV. Manipolazione funzionale delle disfunzioni costali rudimentali in inspirazione pag. 169
Unità di laboratorio XV. Manipolazione funzionale delle disfunzioni costali rudimentali in espirazione pag. 174
SEZIONE VI

Schema di verifica: applicazione della tecnica funzionale a livello costale pag. 181
Unità di laboratorio XVI. Diagnosi differenziale a livello delle disfunzioni segmentali dorsali pag. 182
Approfondimento del fenomeno del linkage: ottimizzare la descrizione degli indizi rilevati attraverso la palpazione pag. 185
Unità di laboratorio XVII. Introduzione dei test di mobilità attraverso gli arti inferiori per la diagnosi ed il trattamento del linkage pag. 186
Introduzione allo sterno pag. 190
Unità di laboratorio XVIII. Diagnosi dei comportamenti motori, parte anteriore della gabbia toracica pag. 193
SEZIONE VII
Unità di laboratorio XIX. Il posizionamento del paziente:
un passo fondamentale per la tecnica di manipolazione a livello lombare pag. 199
Unità di laboratorio XX. Test funzionali nella regione
sacro-pelvica pag. 206
Unità di laboratorio XXI. Manipolazione funzionale nella regione sacro-pelvica pag. 216
Unità di laboratorio XXII. Manipolazione funzionale della parte anteriore della gabbia toracica pag. 229
Unità di laboratorio XXIII.
Manipolazione funzionale degli arti inferiori pag. 234
SEZIONE VIII

Riepilogo: disfunzione motoria e assistenza sanitaria pag. 247
Preambolo pag. 247
Descrittori della disfunzione motoria pag. 248
Implicazioni fisiologiche dell’asimmetria motoria segmentale diagnosticata pag. 250
Rapporti clinici relativi alla disfunzione somatica nell’assistenza sanitaria pag. 253
La componente motoria nell’esame clinico del paziente pag. 260
APPENDICI
Appendice 1: Studi di affi dabilità tra esaminatori : colmare una lacuna nella ricerca medica – Conferenza in commemorazione di Louisa Burns pag. 267
Appendice 2: Test passivo di mobilità macroscopica: Parte I. Il suo scopo durante la visita pag. 279
Appendice 3: Presentazione dettagliata dell’esame di screening e registrazione pag. 285
Appendice 4: Sviluppo di un orientamento funzionale della tecnica pag. 305
Appendice 5: Metodo indiretto per la manipolazione osteopatica: evoluzione storica pag. 313
Appendice 6: Aspetti clinici delle interazioni somatoviscerali in osteopatia pag. 323
Appendice 7: Definizione del segmento: III.
Principi fondamentali per discriminare le disfunzioni somatiche aventi origine viscerale riflessa pag. 337
Epilogo pag. 345
Ringraziamenti pag. 346
Indice analitico pag. 349