Complicanze nella chirurgia della caviglia e del piede,prevenzione e trattamento [Guelfi - Timeo Editore]

In letteratura vi è spesso un uso confuso e non univoco dei termini "complicanza", "evento avverso", "sequela", che conduce gli Autori ad un costante dibattito sul valore semantico degli stessi. Secondo Dindo e collaboratori esistono tre aspetti del termine "negative outeome": la complicanza, la sequela, il fallimento del trattamento1. Le complicanze vengono definite come qualsiasi deviazione di percorso che si presenti nel normale decorso post-operatorio; questa definizione tiene in considerazione anche complicanze asintomatiche quali le aritmie. Una sequela è un evento che si presenta a seguito di un intervento chirurgico eseguito secondo la procedura corretta come ad esempio. l'impossibilità di camminare dopo l'amputazione di una gamba. Infine, la chirurgia può essere eseguita anche senza complicazioni, ma ancora con esito negativo (failure to cure). Se Io scopo iniziale di un intervento chirurgico non è stato raggiunto, questa non è una complicanza, ma un fallimento del trattamento come, ad esempio, il tumore che residua dopo l'intervento. Sequele e fallimento del trattamento non dovrebbero essere inclusi nella classificazione delle complicanze1. Il Multi-Societal Database Committee for Pediatrie and Congenital Heart Disease propone la seguente definizione del termine complicanza (complication): "Una complicanza è un evento associato ad una malattia o ad un intervento sanitario, è una deviazione dalla rotta desiderata degli eventi e può causare risultati non ottimali, o essere associato ad essi.